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La presenza femminile nel procurement: la forza di sfidare lo status quo

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La presenza femminile nel procurement: la forza di sfidare lo status quo

In occasione della Festa della donna abbiamo raggiunto Katie Ferrier, Senior Vice President Coinvolgimento dei clienti e garanzia di qualità, per parlare di come sfidare lo status quo, in particolare per le donne che lavorano nel settore del procurement, ancora oggi dominato dalla componente maschile.

Cosa l’ha spinta a perseguire una carriera nel procurement? E in che modo gli interessi passati o le sue esperienze si riflettono nello svolgimento del suo ruolo?

Il settore del procurement è davvero entusiasmante. Fino ai 18 anni ho potuto usufruire di una borsa di studio della Royal Air Force per diventare pilota. Ma non avevo fatto i conti con la natura: purtroppo le mie ambizioni sono state stroncate dalla mia altezza, che non raggiungeva i requisiti previsti. Allora mi sono reinventata iscrivendomi alla facoltà di giurisprudenza, però il mio interesse per il mondo militare è rimasto vivo grazie a uno stage presso un’importante azienda del settore della difesa. È così che mi sono trovata per la prima volta alle prese con il procurement. Questa esperienza ha gettato le basi della mia carriera successiva, che mi ha visto spaziare dai servizi professionali ai progetti d’investimento, fino ad approdare alla tecnologia. Mi è piaciuto da subito il dinamismo che contraddistingue questo ruolo e mi sono resa conto che era questa la mia strada. Un aspetto che apprezzo particolarmente è la collaborazione interfunzionale: mediare tra gli stakeholder per negoziare e gestire le relazioni con i fornitori in modo da soddisfare tutti i requisiti, favorendo al contempo il miglioramento continuo e le innovazioni nell’intera supply chain. Trovavo appagante ascoltare quali fossero le sfide delle persone con cui collaboravo e con quali criteri definissero il successo, per poi darvi attuazione. Queste esperienze e questi interessi si sono rivelati molto utili nel mio lavoro con i clienti Achilles, visto che anche io mi sono trovata nei loro panni in passato, quando per me Achilles era un cliente. Quindi comprendo perfettamente le complesse sfide che devono affrontare i nostri clienti e cerco di improntare tutto il lavoro svolto in Achilles su questo massimo orientamento al cliente.

Quale consiglio darebbe ad aspiranti colleghe desiderose di perseguire una carriera nel procurement?

Promuovere il lavoro di squadra, ascoltare, collaborare e trovare soluzioni sono l’essenza del nostro lavoro; e questo vale sia per i responsabili acquisti sia per i responsabili di categoria o i buyer. Nella mia esperienza, le donne hanno un talento innato per queste attività. La diversità di pensiero è davvero importante nel business: le aziende di maggiore successo sono quelle che la promuovono e la integrano nel proprio modus operandi. Negli ultimi anni c’è stato un notevole aumento della rappresentanza delle minoranze ai vertici delle organizzazioni. In tanti si sono battuti per anni per creare queste opportunità, ora sta a noi non sprecarle.

Il mio consiglio è di credere in se stesse e nelle proprie doti: questa fiducia è fondamentale per fare la differenza. Conquista dopo conquista, siamo arrivate ad avere voce in capitolo: non resta che farla sentire.

Secondo lei quali sono le competenze e le doti fondamentali per affermarsi in questo settore?

Per me il procurement è un po’ come la coscienza di un’organizzazione: definisce gli standard che esigiamo dal resto dell’azienda e dalla supply chain. Pertanto, noi per prime dobbiamo agire con rettitudine. Onestà e trasparenza devono essere le parole d’ordine del nostro operato, dobbiamo puntare sulla collaborazione per fare sempre meglio, tutto ciò tenendo fede agli impegni presi.

Il tema prescelto per la Festa della donna di quest’anno è “Choose to Challenge” (il coraggio di mettere in discussione l’ordine delle cose). Lei come interpreta questo motto?

Il tema di quest’anno è importantissimo, viste le enormi sfide che abbiamo dovuto affrontare a livello individuale e globale, come aziende e comunità. Non è più possibile limitarsi ad accettare l’ordine delle cose: non esiste alcun ordine precostituito! Sfidare lo status quo e costruire una nuova normalità è possibile. Ora più che mai abbiamo la straordinaria opportunità di reinventare la società. È importante non farcela sfuggire e metterci alla prova, ripensare il modo di operare delle aziende all’insegna di una maggiore sostenibilità. Solo così potremo costruire un modo di fare business, una comunità e persino un mondo di cui tutti potremo essere fieri.

Katie Ferrier, Senior Vice President Coinvolgimento dei clienti e garanzia di qualità: un breve profilo

Katie si occupa di realizzazione di grandi progetti, trasformazione e procurement da oltre 15 anni. Inizia la sua carriera in BAE Systems, poi passa in Network Rail: cambia mansioni più volte, diventando anche Head of Supplier Engagement e Senior Programme Manager for Electrification, ruolo nel quale gestisce progetti d’investimento per oltre 500 milioni di sterline.

In qualità di Senior Vice President della divisione per il coinvolgimento dei clienti e la garanzia di qualità, attualmente Katie si adopera per tenere fede agli impegni sottoscritti dall’azienda e per creare valore aggiunto per i clienti.

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