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CSRD e Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità: Qual è la differenza e cosa significano per le aziende?

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CSRD e Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità: Qual è la differenza e cosa significano per le aziende?

I legislatori all’interno dell’Unione Europea sono stati impegnati per diversi anni lavorando su una revisione del bilancio di sostenibilità e sulla due diligence. La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD) sono solo due esempi del lavoro che stanno portando avanti per migliorare la sostenibilità, la trasparenza e l’impatto delle aziende sulle catene di fornitura globali.

Questo breve blog esamina le differenze e il rapporto tra i requisiti di due diligence e di divulgazione definiti all’interno delle CSDDD e CSRD.

Cos’è la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD)?

La Direttiva sul dovere di diligenza ai fini della sostenibilità richiede alle aziende di assumersi la responsabilità degli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente associati alle loro attività, utilizzando la due diligence come mezzo per identificare gli impatti negativi. La Direttiva a livello UE costringerà specifiche aziende della UE e non-UE a istituire processi di dovuta diligenza basati sul rischio per valutare, identificare, attenuare e segnalare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente nelle loro operazioni, filiali e catene di fornitura.

Cos’è la CSRD?

La CSRD mira ad ampliare la portata di una precedente direttiva sul reporting di sostenibilità, la Non-Financial Reporting Directive (NFRD), migliorando anche la standardizzazione e la trasparenza del reporting di sostenibilità. Nel quadro della divulgazione, alle aziende sarà richiesto di rendere conto dei loro impatti sociali e ambientali, comprese considerazioni per la catena del valore a monte e a valle.

Perché la necessità di due direttive?

È giusto dire che ci sono diverse somiglianze tra le due direttive; entrambe sono ampiamente allineate con orientamenti o accordi internazionali riconosciuti, tra cui le Linee Guida della OCSE per le imprese multinazionali, i Principi Guida delle Nazioni Unite per le imprese e i diritti umani e l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Entrambe le direttive condividono anche obiettivi simili di riduzione dell’impatto sociale e ambientale associato alle operazioni aziendali e di aumento della trasparenza. Tuttavia, ci sono alcune differenze nell’output o nelle conseguenze previste per ciascuna.

Differenze tra le direttive

In termini generali, la CSRD mira a standardizzare il reporting di sostenibilità, aumentando anche la trasparenza dei rapporti a cui gli azionisti possono accedere. Stabilisce un quadro chiaro di rendicontazione che le organizzazioni sono tenute a divulgare e tale pubblicazione sarà soggetta ad una valutazione per confermare la veridicità delle informazioni nel sopracitato report.

La Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD) obbliga le aziende a introdurre misure per valutare e migliorare le prestazioni in materia di sostenibilità della propria organizzazione e delle catene di fornitura. Le aziende devono intraprendere passi di dovuta diligenza proporzionati al contesto delle loro operazioni e delle loro catene di fornitura. È diretto a identificare e mitigare eventuali impatti dannosi ambientali o sociali associati alle attività di un’azienda.

Si potrebbe sostenere che il CSDDD è stato il predecessore più naturale del CSRD, obbligando le aziende ad identificare le conseguenze sociali e ambientali delle proprie attività e di renderle pubbliche. In ultima analisi, sia il CSRD che il CSDDD impongono un’azienda a considerare e mostrare il proprio impatto ambientale e sociale, incluso l’introduzione di misure per affrontare le problematiche.

Per ulteriori informazioni su entrambe le direttive, consulta la guida della Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e della CSRD di Achilles.

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